Extracomunitari

Extracomunitari (singular is extracomunitario) is a uniquely Italian expression that means litterally "non appartenente alla Comunità (Europea)", "from outside the (European) Community" - European Community was the old name of the European Union. It gained use in the 1980s[1] The words extracomunitari/extracomunitatio were earlier used, like their equivalent in Spanish,[2] only to refer to trade and deals regarding countries outside the European Union, but from the 1980s started to be used to refer derogatively to people.

The word did not appear in the 1968 volume of Salvatore Battaglia's comprehensive Grande dizionario della lingua italiana. One of the first legal uses of the term was in a 1986 imigration law,[3] following a public discourse campaign against immigrants started by Prime Minister Bettino Craxi, who in August 1985 gave a speech drawing a direct link between the high number of clandestine immigrants and some terrorist incidents.[4][5][6][7][8][9]

Notes

  1. ^ Calefato (1994) pp.80-1 quote:

    Pensiamo a un termine oggi in Italia estremamente diffuso proprio attraverso i media e nel discorso quotidiano, 'extracomunitario', termine coniato in sintonia con il consolidarsi dell'idea di Comunità Europea e con le recenti migrazioni in questo continente. Si tratta di un termine che evidentemente non designa in maniera neutrale tutti le persone che provengono da paesi extraeuropei, ma solo gli immigrati africani e asiatici (non però i turisti giapponesi!). [...] Malgrado spesso il termine "extracomunitario" sia considerato una sorta di eufemismo per evitare parole segnate da esplicite valenze razziste come 'negro', 'vu-cumprà, o altro, chiamare qualcuno 'extracomunitario' vuol dire già collocarlo "fuori" di una comunità, che sia economica, culturale o politica, quindi già implicitamente costruire la sua identità come quella di uno "straniero" che occupa un territorio che non gli appartiene.(v. Ponzio 1993) Vuol dire inoltre considerare "irrilevanti" le differenze specifiche tra ciascun gruppo di immigrati.

  2. ^ Luis Jiménez de Asúa (1950) Crónica del crimen, quote: "mercado extracomunitario"
  3. ^ Italian Law of 30 December 1986 Norme in materia di collocamento e di trattamento dei lavoratori extracomunitari immigrati e contro le immigrazioni clandestine
  4. ^ Guild and Minderhoud (2006) p.173
  5. ^ Dal Lago p.122
  6. ^ Ministero degli Interni (1985) Relazione al Parlamento sull'attività delle Forze di Polizia e sullo stato dell'ordine e della sicurezza pubblíca nel territorio nazionale
  7. ^ Palidda, S. (1996) Verso il fascismo democratico? Note su emigrazione, immigrazione e società dominanti', Aut Aut 275: 143–68
  8. ^ Veugelers (1994) p.37 quote:

    In August 1985 Prime Minister Craxi linked recent terrorism in Italy to foreigners at the University of Perugia, and the mass media then indulged in a guessing-game concerning the 'true' number of immigrants in Italy.

  9. ^ L'espresso, 1985, Volume 31, Issues 31-34, p.26 quote:

    Secondo il governo [Craxi nel 1985] il problema del terrorismo internazionale sta proprio qui, per la presenza «di varie centinaia di migliaia di cittadini stranieri tra i quali, sovente sotto ambigue coperture, riescono ad inserirsi militanti del terrorismo internazionale e della criminalita comune». Ha aggiunto Craxi nella relazione: «Tra le zone del territorio nazionale che appaiono maggiormente "sensibili" assumono rilievo le sedi universitarie, in particolare Perugia, ove esiste una numerosa comunità di studenti stranieri»
    Il riferimento all'universita di Perugia non e' ovviamente casuale, il tesserino di studente si e' spesso rivelato una sorta di efficacissimo attestato di buona condotta. Lo aveva in tasca Ali Agca, l'attentatore del papa, e lo avevano i sette libanesi, tutti militanti dell'organizzazione armata Jihad islamica, accusati di aver progettato l'attentato all'ambasciata americana di via Veneto a Roma.

References

Further reading