User:Fernando Grillo

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Maestro Fernando Grillo Chef of Department of double bass at Music Conservatory “S. Cecilia” in Rome. E-mail: fernandogrillo@virgilio.it Web Site: http://www.fernandogrillo.net


FERNANDO GRILLO double bass soloist and composer, is one of the most original protagonists of the music of our times. He has initiated various avant-garde music and created new techniques of sound production and musical expression for string instruments, for which he is one of the greatest exponents. His visual aspect, his gesture that precedes the sound and his “sonorous sculptures” give a modern stamp to his interpretations, proposing a new listening psychology. An unprecedented timbre quality, instrumental creativity, spiritual awakening, musical talent, a lyrical bow, so realistically present in his composition, echo the past as much as the present.

Ha studiato contrabbasso con Corrado Penta e violoncello con Amedeo Baldovino, presso il Conservatorio di Musica di Stato “F. Morlacchi” di Perugia, ove si è diplomato a pieni voti e con menzione di merito nel 1970. Ha ottenuto il I° Premio GAUDEAMUS allo ”International Competition for Interpreters of Contemporary Music”, Rotterdam 1975 e il KRANICHSTEINER MUSIKPREIS per l’interpretazione, allo “Internationale Ferienkurse für Neue Musik”, Darmstadt 1976. Diverse sue composizioni sono state premiate in Concorsi quali: International Gaudeamus Competition, Bilthoven 1976 - 1978; S.I.M.C. Società Internazionale Musica Contemporanea, Roma 1974 - Parigi 1976; Internationales Komponisten-Seminar, Boswil 1974 - 1976 - 1978; “G. B. Viotti”, Vercelli 1978 - 1980; G. Cassadò”, Firenze 1975; Premio Valentino Bucchi, Roma 1983; Vignale Danza, Vignale 1986; Trento Cinema, Trento 1987. Ha creato la nuova letteratura per contrabbasso, con composizioni a lui dedicate, anche nell’incontro con numerosi compositori, tra i quali: Harrison Birtwistle, Aldo Clementi, Iancu Dumitrescu, Morton Feldman, Giorgio Gaslini, Domenico Guaccero, Klaus Huber, Luca Lombardi, Giacomo Manzoni, Francesco Pennisi, Giacinto Scelsi, Christian Wolff, lannis Xenakis. Tra le sue principali composizioni si ricordano: il ciclo Œuvres I - X, per diversi strumenti e orchestra; Soror mystica, per contrabbasso concertante e 9 archi; E la possanza in un raccoglie, per contrabbasso e orchestra; i balletti Das Mädchen und der Zauber, Le Grand Rhythme, Dualitas feminitas; Sternenlicht, per soprano e ensemble; Zeitgewebe, per quintetto d’archi; Zehn Haiku, per soprano e chitarra; Sol et eius umbra, per tromba e contrabbasso; Serenata, per violino e pianoforte; Der Seele Erdengang, per viola; L’angelo musicante e Etolie, per violoncello; Itesi, Paperoles, Ambre, Ark, Taiacis, Fluvine, Arc-en-Phoenix, Gstüss, Arcana, Suite I, per contrabbasso; Das Mädchen und der Zauber, per chitarra; Improvviso I - II - III, per flauto, per oboe, per clarinetto; T.R.I.S.T.A.N. per l’Orchestra Arc-en-ciel. Sue composizioni sono edite presso “B. Schott’s Söhne Verlag” e “Edizioni Suvini Zerboni”. Presente nei più importanti Festivals internazionali, ha suonato come solista con le principali orchestre ed ensemble europei e sotto la direzione, tra gli altri, di: Ernest Bour, Elgar Howarth, Bernhard Kontarsky, Jerzy Maksymiuk, Andzrey Markowski, Hans Zender. Ha registrato per i più importanti Enti radiofonici e televisivi europei. Protagonista con Marcel Marceau nel film “Elogio della pazzia” di Roberto Aguerre alla Biennale Cinema di Venezia. E’ stato Membro di Giuria in Concorsi quali: International Gaudeamus Musicweek - Bilthoven, Internationaler Musikwettbewerb - München, Internationaler Instrumentalwettbewerb - Markneukirchen, Internationale Ferienkurse für Neue Musik - Darmstad, Premio Valentino Bucchi - Roma. E’ Titolare della Cattedra di Contrabbasso presso il Conservatorio di Musica di Stato “S. Cecilia” di Roma. E’ stato docente dal 1984 al 1994 allo ”Internationale Ferienkurse für Neue Musik” di Darmstadt e tiene regolarmente Corsi d’interpretazione e Masterclass in Europa, America latina e Asia. E’ Presidente della Scuola Internazionale d’Alto Perfezionamento Musicale. Nel 1996 ha ottenuto lo “Stipendium” della DAAD - Deutscher Akademischer Austauschdienst, quale artista straniero invitato a risiedere a Berlino. Nel 1998 ha rappresentato l’Italia e la Musica Contemporanea Europea, inaugurando il Festival “Total Music Meeting” di Berlino. Nell’anno 1999 ha costituito a Berlino il Quintetto d’archi “Pythagoras String Quintet - Berlin” con il Primo violino dell’Orchestra Filarmonica di Berlino, il grande violinista russo Dimitri E. Tombassov, proponendo anche proprie trascrizioni di composizioni, dal periodo barocco a quello moderno, per 2 violini, viola, violoncello e contrabbasso. Nell’anno 1999 per il Giubileo 2000 e con il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha partecipato come solista ad una serie di rappresentazioni dello spettacolo “La scala della buona novella”, con “I Teatranti dell’OLT”, la scenografia di Carlo Rambaldi e la regia di Nilo Negroni. Le manifestazioni sono terminate a Roma, nella Pasqua del 2000. Nell’agosto del 2000 ha partecipato con il “Pythagoras String Quintet - Berlin” all’inaugurazione del “Goethe-Geburtstag” a Weimar. Nel settembre 2001 ha inaugurato con Carmelo Bene il Festival “Carmelo Bene Arte”. Nell’anno 2001 l’importante rivista “The Wire” ha recensito il CD “Fluvine” con sue composizioni, Edizioni “Ampersand”, come primo nella lista dei 20 CD di musica classica contemporanea più venduti negli Stati Uniti d’America ed Inghilterra. Nell’anno 2004 a Roma, in Campidoglio, con il Patrocinio della Fondazione Carmelo Bene, ha presentato con Davide Riboli, in prima esecuzione assoluta e con sue musiche originali, l’opera poetica “l mal de’ fiori” di Carmelo Bene. Nell’anno 2005, per il Premio Strega “fuori Concorso”, ha eseguito sue musiche originali, nella piazza del Campidoglio a Roma, durante la lettura di Franco Castellano, Remo Girone e Riccardo Scamarcio dei libri di Claudio Magris, Domenico Starnone e Sebastiano Vassalli.

COMMENTS ON FERNANDO GRILLO

“Vi sono compositori il cui pensiero in qualche modo eclissa o ingloba il senso del suono nella loro musica. E compositori per i quali invece la veste sonora assume il pieno rigoglio di una vistosa fioritura. Fernando Grillo non appartiene ad alcuna delle due categorie ma insieme le compendia e supera; rappresenta quella rara posizione d’equilibrio fra fisiologia e pensiero, suono e linguaggio. Unità da ammirarsi ancora in quanto promana per così dire dalla sua stessa persona. Grillo rivoluziona la tecnica alle sue radici più profonde, né per il virtuosismo, non per la magia del suono, non per le sue doti interpretative, neppure per il magistero compositivo (tutte cose già di per se in lui rilevantissime); bensì muovendo da una fusione tra esecutore e strumento da tempo estinta. E tale affettuosa simbiosi, di un’amorevolezza infinita, irradia una compiuta maturità d’espressione, e su questa poggiando si rafforza”. Salvatore Sciarrino

”There are composers whose thoughts eclipse or absorb the sense of sound of their own music. And composers whose sound attire is a luxuriance of striking “fioritura”. Fernando Grillo cannot be placed in either of these two categories but, rather, he summarises and goes beyond them. He represents that rare position of balance between physiology and thought, sound and language. Such unity must be admired as it emanates from within him. Fernando Grillo revolutionizes technique at its deepest roots, not with his virtuosity, nor the magic of his sound, nor his gift for interpretation, nor even with his composing mastery (even if in him these qualities are of great relevance), but with a fusion of performer and instrument, a quality, which has been extinct for ages. And such an affectionate symbiosis of tender consideration irradiates a complete maturity of expression and, on this basis, it reinforces itself”. Salvatore Sciarrino

“Es gibt Komponisten, deren Gedanken in irgendeiner Weise den Sinn des Klangs in ihrer Musik verschleiern und solche, die ihn verkörpern. Und Komponisten, für die Klanghülle die üppige Fülle einer vollen Blüte wiedergibt. Fernando Grillo gehört weder der einen noch der anderen Richtung an, sondern geht synthetisierend über beide hinaus; er vertritt die so rare Gleichgewichtsstellung zwischen Physiologie und Gedanken, zwischen Klang und Sprache. Diese Einheit strahlt Fernando Grillo auch durch seine Persönlichkeit aus. Er revolutioniert die Technik vom tiefsten Grund auf, nicht durch Virtuosität, nicht durch die Magie des Klangs, nicht durch seine interpretatorischen Fähigkeiten, nicht durch sein kompositorisches Können (all dies ist in ihm ohnehin schon mehr als offensichtlich), sondern durch diese längst ausgestorbene vollkommene Fusion zwischen Interpret und Instrument. Und diese zärtliche Symbiose aus unendlicher Liebe strahlt in vollendeter Reife des Ausdrucks und darauf sich stützend, gewinnt sie an Kraft”. Salvatore Sciarrino

“... il Buddha del contrabbasso ...”. Karlheinz Stockhausen

“Vi lascio al Paganini del contrabbasso. Siete in straordinaria compagnia”. Carmelo Bene

“Carmelo Bene e Fernando Grillo: la voce come strumento, lo strumento come voce … il pubblico in ieratico silenzio. Di rado ci si sente così vicino all’inviolato”. Giovanni Capodicasa

“… e quel contrabbasso è nelle mani di uno dei più grandi solisti del nostro tempo: Fernando Grillo … che ha intonato per 3 giorni di seguito i suoi consueti dialoghi con l’invenzione sonora, timbrica del suo contrabbasso”. Guido Barbieri. Radio 3 Suite

“J’ai écrit Theraps, pour contrebasse à cordes solo, au début de 1976. L’oeuvre est dédiée à Fernando Grillo, qui en sera l’interprète, et à ses prouesses en matière de virtuosité sur son instrument”. Iannis Xenakis

“Fernando Grillo gehört das Verdienst, mir völlig neue Einsichten in die Möglichkeiten seines Instrumentes verschafft zu haben. Ich habe versucht, eine Musik ganz aus der Sonorität des Solo-Instrumentes heraus zu entwickeln...“. Klaus Huber

“Jede klangliche Nuance wird mit einer Ernsthaftigkeit, einem Maß an geistiger Versenkung, an kontemplativer Konzentration zelebriert, wie es im heutigen Musikleben einzigartig ist. Besonders eindrucksvoll ist dies, wenn Grillo eigene Kompositionen vorträgt: die meditative Qualität des Spiels verbindet sich dann mit einer ganz darauf abgestimmten Ästhetik - Interpret und Komponist auf der Suche nach der materia prima des Klangs”. Peter Niklas Wilson

“Grillo è impressionante! … sembra che il suo strumento abbia 6 corde e qualche volta anche 30 ...”. Luciano Berio

“... grande interesse suscitato dalla ricerca tecnica acustica sul contrabbasso da Grillo ... per la creatività musicale altre possibilità si aprono con lui: studio ricerca e nuovi pensieri abissali...”. Luigi Nono

“All’estero celebri contrabbassisti furono, nel secolo XIX, il tedesco W. Hause e gli austriaco-boemi Johann Abert e Gustav Laska. Successivamente si sono segnalati il francese Eduard Nanny, gli americani Serge Koussevitsky e Gary Karr, e in tempi più recenti l’austriaco Ludwig Streicher. In Italia, Franco Petracchi e Fernando Grillo. Nell’ambito del jazz si ricordano, inoltre, Charles Mingus e Oscar Pettiford”. Alberto Basso, Direttore della UTET - Dizionario Enciclopedico Universale della Musica e dei Musicisti

“La visione del creato rimarrà a noi ottenebrata, fino a quando non ritroveremo il suono primordiale e - nella limpida e prorompente descrizione del gesto - romperemo quel silenzio!“ Fernando Grillo

Edition Schott has now published the “Fernando Grillo - Suite I for double bass”. Schott Music: http://www.schott-music.com/shop/products/show,176495.html Das Orchester: http://www.schott-international.com/cms/php/Proxy.php/en_UK/ze_oj/aktuell/neu/showarticle,10395.html The following is the comment of Fernando Grillo on the composition: “Suite I is a historic event that revolutionizes the basic execution of double bass playing, with the new and unusual aspects that it contributes to music discipline and practices. In particular, I would like to underline the new concept of bowing, introduced by the Suite, in relation to the sound parameters: attack, length, pitch, dynamics and timbre, sound production of the graduated articulation signs by lifting and adhering the bow to the string, the use of harmonic sounds in their timbre peculiarity, the scrupulous tablature of the pitch of the sound, assuming a correct and natural position of the hand according to the physiology of the articulation, allowing an intonation based on expressive procedures and, last but not least, musical graphics that sustain “intelligent” reading. These aspects are continuously present in the composition, which, although founded on traditional structures, in particular baroque music, not infrequently extend to sounds that have never been heard before. Indeed, due to the “continuum” of musical invention, one discovers new and unexplored possibilities for the instrument and a sense of extreme naturalness is reawakened in the listener; therefore, every event constitutes a profound moment of reflection for the scholar. Finally, in Suite I thought and sound become a reality in the eugenic perspective of musical practices”. Fernando Grillo “Suite I per contrabbasso, è un evento storico che rivoluziona le basi dell’esecuzione musicale per il contrabbasso, con il contributo di nuovi ed inconsueti aspetti della disciplina e pratica musicale. In particolare vorrei rilevare la nuova concezione della condotta dell’arco riguardo ai parametri del suono: attacco, durata, altezza, dinamica e timbro, la produzione sonora dei segni d’articolazione graduati dal sollevamento ed aderenza dell’arco sulla corda, l’uso dei suoni armonici nella loro peculiarità di timbro, la scrupolosa intavolatura delle altezze del suono che, assecondando una postura corretta e naturale della mano nel rispetto fisiologico dell’articolazione, consente un’intonazione funzionale ai procedimenti espressivi e, non per ultimo, la stesura grafica a sostegno di una lettura “intelligente”. Questi aspetti vengono a commentare compiutamente il procedimento compositivo che, pur fondandosi su strutture tradizionali, in particolare del barocco, non di rado si apre a sonorità mai ascoltate. Il ”continuum” d’invenzione musicale, infatti, si muove alla scoperta di nuove ed inesplorate possibilità per lo strumento risvegliandone - all’ascolto - il senso di un’estrema naturalità e, così, ogni evento costituisce per se un alto momento di riflessione per lo studioso. Nella Suite I infine, pensiero e suono divengono una realtà, nella prospettiva eugenetica della prassi musicale. Fernando Grillo.

“Dear Fernando Grillo, thank you for the enormous enrichment and inspiration of your Suite. From your devoted fun”. Gary Karr

“La Suite è trascendentale!” Corrado Penta

“Fernando Grillo recently had Schott publish his Suite 1 for solo double bass. The edition is exceptionally beautiful. It is printed clearly and the attention to detail is impeccable. It is great to finally see such a significant work printed with the attention it deserves. To understand the breadth of this piece we only need to remember what Fernando Grillo has done to already bring the double bass into this century. As a soloist / composer he has become famous for his work and collaborations with Karlheinz Stockhausen, Iannis Xenakis, Giacinto Scelsi and many other composers that have had such significant influence. Fernando Grillo’ recording Fluvine and interpretations of Concertos commissioned for him by Joanna Bruzdowicz, Iancu Dumitrescu, Klaus Huber demonstrate he is the leader in the European Double Bass sound. Grillo now presents his own composition Suite 1 which he started in 1983 and completed for publication in 2005. Thorough study of the score is what is required as soon as you turn the first page. The Suite is introduced with explanatory notes that clearly describe in minute detail what every symbol stands for and exactly how it should be interpreted. Whether it is bowing, fingerings, vibrato, harmonics, strings (I-IV) Grillo leaves nothing unexplained. The explanatory notes are an exhaustive resource in themselves and will keep the dedicated double bassist occupied much longer than the 16 pages they are printed on. Flourishing arpeggios, operatic melodic lines and virtuosic technique to me were the trademarks of Bottesini’ virtuoso compositions. Now Grillo presents all of the above and enhances the spectrum of possibilities by articulating what bowings will produce the desired attack, length and colour. To perform all the intricate details and transfer what is on paper to sound one most definitely acquire a virtuosic technique. With these additions to his music it is obvious Fernando Grillo has set a new benchmark for the history of double bass. The benefits of studying Suite 1 are that it encourages the performer to analyse the physical properties of the double bass and set them into a homogenous musical setting. I have found that the Suite combines every nuance from the lowest open string to the 9 degree in harmonics poetically and doesn’t make registers sound disjointed. The Suite consists of Prelude, Allemande, Courante, Sarabande, Gavotte I and II and Gigue. The central key is D minor. There is a plethora of modulations and complex chromatism, which requires a well-trained ear and committed practise to perfect. Rhythmically all the movement are traditionally similar to what is found in the Bach cello suites however Grillo adds a modern touch with expressive markings and tempo retardations that are completely musical and logical. The bowings and articulations imply phrasing and musical shape reminiscent of early music. The Suite played on the double bass sounds similar to a viola da gamba particularly when performed in solo tuning because it incorporates multiple double to quadruple note chords that resonate and exploit the real sound of an open string or harmonic. All the movements are representative of a masterful composer and are extremely enjoyable to perform. Fernando Grillo’ Suite 1 is a work that belongs in all professional and aspiring soloists repertoire“. Mark Cauvin, Double Bass Soloist. Goulburn Conservatorium, Tutor for SBS Youth Orchestra, Australia

LIST OF WORKS

Chamber music

Itesi (1972/78), per contrabbasso Ark (1973), per 3 contrabbassi o contrabbasso e nastro pre-registrato Paperoles (1974), per contrabbasso Etolie (1975), per violoncello Gstüss (1975), per contrabbasso Ambre (1975), per contrabbasso ta kai ta (1976), per contrabbasso FIuvine (1976), per contrabbasso Lideison (1976), per ogni sorta di strumento a fiato, con una realizzazione per flauto dolce contralto Klingen (1976), per violoncello Arc-en-Phoenix (1976), per contrabbasso Latet sol in sidere (1977), per contrabbasso Schöne Hände (1977), per contrabbasso Lideison, versione 1977, per 5 trombe e tuba bassa Soror mystica (1978/79), per contrabbasso Das Mädchen und der Zauber (1978/79), per chitarra Der Seele Erdengang (1980), per violoncello Der Seele Erdengang (1980), per viola Lideison, versione 1980, per clarinetto, 4 violini, 2 viole e contrabbasso Rebis (1980), per contrabbasso L'invariable milieu (1980), per violino L'angelo musicante (1980/81), per violino L'angelo musicante (1980/81), per violoncello Praeludium (1980/81), per pianoforte o clavicembalo Sol et eius umbra (1980/81), per tromba e contrabbasso Oriens in vespere (1981), per violoncello e contrabbasso, un esecutore Taiacis (1981/82), per contrabbasso Vexilla règis pròdeunt (1982), per coro misto a cappella Sternenlicht (1982/83), per soprano, flauto, oboe, clarinetto in sib, fagotto, corno in fa, violino, viola, violoncello e contrabbasso. Text: "Aus dern Chinesischen" von Günter Eich Herbstwind (1983), per soprano, 2 flauti, 2 clarinetti in sib, 2 fagotti, corno in fa e contrabbasso Agata (1983), per pianoforte Suite I (1983/2005), per contrabbasso Zeitgewebe (1984), per quintetto d'archi Le Grand Rhythme (1984), per 2 timpani, cassa e grancassa, un esecutore Serenata (1984/85), per violino e pianoforte Serenata (1984/85), per violoncello e pianoforte Zehn Haiku (1986), per voce femminile e chitarra. Text: Japanische Gedichte Improvviso I (1987), per clarinetto in sib Improvviso II (1987), per flauto Improvviso III (1987), per oboe Improvviso, in forma di Canone (1987), per 2 clarinetti in sib Arc-en-ciel (1987), per l’Orchestra Arc-en-ciel Ende eines Sommers (1987), per soprano e contrabbasso Zehn Haiku, versione 1988, per voce femminile, pianoforte e contrabbasso. Text: Japanische Gedichte Myron effuso I (1988), per fisarmonica Myron effuso II (1988), per sassofono tenore Myron effuso III (1988), per l’Orchestra Arc-en-ciel Naredo (1988), per Arc-en-ciel Arcana (1989), per 1, 2 o 3 contrabbassi, un esecutore (nastro pre-registrato) Alchemist's voice (1989), per sintetizzatore 7 sublimali (1989), per ogni sorta di strumenti ad arco I numeri d'oro (1989), per Arc-en-ciel Suite II (1990 - work in progress), per contrabbasso Radix ipsius (1990), per quartetto d'archi Astrum in homine (1990), per trio con pianoforte 12 invenzioni (1990), per contrabbasso T.R.I.S.T.A.N. (1990/93) Tag Reise Isolde Sonne Tristan Atem Nacht, ein Spiel von 7 Wörtern zum Hören mit Arc-en-ciel. Text: Peter Niklas Wilson Gunter und Barbara (1991), per due chitarre Klingen (1992), per contrabbasso Abstürzende Klänge (1992) für Annette Weber, per contrabbasso Le Globe crucifère (1993), per contrabbasso e live-electronis Herbstwind (1993/94), per flauto, viola e chitarra Innoxia floret (1998), per quintetto d’archi Schaustelle-Schaustille (1997/98), für Volker Hassemer, per contrabbasso Le Dragon vert (2000), per contrabbasso “Pas de deux” (2001), per pianoforte Myron effuso IV (2001), per contrabbasso Lux Clara (2003), per voce femminile e quintetto d’archi Inno di Giomici (2004), per coro misto di fedeli


Solo instrument with orchestra

Œuvre I (1974), per contrabbasso amplificato e orchestra Œuvre II (1974/76), per contrabbasso e orchestra Œuvre III (1976), per tromba e orchestra d'archi Œuvre IV (1979/80), per viola e orchestra d'archi Œuvre V (1979/80), per violoncello e orchestra Œuvre VI (1979/80), per contrabbasso e orchestra Œuvre VII (1981), per violino e orchestra Œuvre VIII (1981), per violoncello e orchestra Œuvre IX (1979/81), per chitarra e orchestra d'archi Œuvre X (1977/78), per contrabbasso e orchestra d'archi E la possanza in un raccoglie (1978/80), per contrabbasso e orchestra Soror mystica (1978/81), per contrabbasso e orchestra d'archi Serenata (1987), per violino concertante e orchestra

Music theatre

Dies in der Zeit (1976), azione scenica per uno o più strumenti indeterminati Das Mädchen und der Zauber (1979/81), azione scenica per 2 danzatrici e 6 musicisti con tromba, violino, viola, violoncello, contrabbasso e chitarra Dualitas feminitas (1980/81), teatro da camera con musica e danza, per 2 danzatrici e un esecutore al violoncello e al contrabbasso “...un tocco d'artista per te...” (1981), azione scenica per un contrabbassista e un pianista Penelope's Day (1985), azione scenica per un interprete Ferner Frühling (1987), ein Spiel für eine Sprecherin und Kontrabaß. Text:"Aus dem Chinesischen" von Günter Eich. “E tirato dalla mia bramosa voglia, vago di vedere la gran commistione delle varie e strane forme fatte dalla artificiosa natura, raggiratomi alquanto in fra gli ombrosi scogli, pervenni all’entrata d’una gran caverna, dinanzi alla quale, restando alquanto stupefatto e ignorante di tal cosa, piegato le mie rene “in arco“, e ferma la stanca mano sopra il ginocchio, colla destra mi feci tenebra alle abbassate e chiuse ciglia. E spesso piegandomi in qua e in là per vedere s’entro vi discernessi alcuna cosa, questo vietatomi per la grande oscurità che là entro era, e stato alquanto, subito si destarono in me due cose: paura e desiderio; paura per la minacciosa oscura spelonca, desiderio per vedere se là entro fussi alcuna miracolosa cosa…” (1989) Studi sonori e passioni di Leonardo. Scene di paura e desiderio, per un interprete, con strumento ad arco Hymnen an die Mysterien (1990 - work in progress) Die Nacht und die vereinigung des Lichts, azione scenica per contrabbasso, soli (soprano, 2 contralti, basso), coro e orchestra “Entro dipinta gabbia” (1999) da Giacomo Leopardi, azione scenica per un’attrice e un contrabbassista Qoelét. La voce che trapassa (2003), azione scenica per un attore e un contrabbassista Pour ‘l mal de’ fiori, musica per Carmelo Bene (2004), per voce recitante e contrabbasso

Didactic-musical work

Trattato per il contrabbasso (1990 - work in progress)

Versions, transcriptions

Tomaso Albinoni - Adagio in Sol minore, per 2 violini, viola, violoncello e contrabbasso Johann Sebastian Bach - ARIA, dalla Suite in Re Maggiore, BWV 1068, per 2 violini, viola, violoncello e contrabbasso Henry Eccles - Sonata, per contrabbasso solo Morton Feldman - Intersections IV, per contrabbasso solo Klaus Huber - Ein Hauch von Unzeit VII, per contrabbaso solo Wolfgang Amadeus Mozart - Serenade - Eine kleine Nachtmusik, K 525, con il Minuetto II dal Minuetto I del “Don Giovanni” di W. A. Mozart, per 2 violini, viola, violoncello e contrabbasso Henri Pousseur - Flexions V, per contrabbasso solo Giacinto Scelsi - DHARANA (Ciclo I - XXXII) per diversi strumenti ad arco Franz Schubert - Streichquintett in C, op. post. 163, per 2 violini, viola, violoncello e contrabbasso Karlheinz Stockhausen - Awake 7.VII.70, per contrabbasso solo Antonio Vivaldi - Le Quattro Stagioni, per 2 violini, viola, violoncello, contrabbasso e arciliuto


REPERTORY FOR DOUBLE BASS

Compositions dedicated and written for Fernando Grillo by the following composer:

Benno Ammann, Piero Arcangeli, Nikolai Badinski, Guido Baggiani, Harrison Birtwistle, Joanna Bruzdowicz, Giancarlo Cardini, Costin Cazaban, Aldo Clementi, Marc-Antonio Consoli, Nguyen Thien DAO, Raoul De Smet, Yann Diederichs, Iancu Dumitrescu, Morton Feldman, Michael Finnissy, Daniel Franke, Lucio Garau, Giorgio Gaslini, Giuseppe Giuliano, Lucien Goethals, Domenico Guaccero, Hans-Joachim Hespos, Francesco Hoch, Klaus Huber, Calin Ioachimescu, Milko Kelemen, Joachim Krebs, Piotr Lachert, Ana Lara, Daniele Lombardi, Luca Lombardi, Giacomo Manzoni, Antonio Mastrogiovanni, Roland Leistner-Mayer, Ernst Hermann Meyer, Wilfried Michel, Diego Minciacchi, Vittorio Montis, Davide Mosconi, Octavian Nemescu, Günter Neubert, Stefan Niculescu, Christian Openbauer, Francesco Pennisi, Romano Pezzati, Ares Pfisterer, Franco Piva, Fred Popovici, Henri Pousseur, Anton van Proijen, Horatio Radulescu, Paolo Renosto, Rainer Rubbert, Alessandro Sbordoni, Giacinto Scelsi, Mia Schmidt, Hubert Stuppner, Fernando Sulpizi, Horia Surianu, Witold Szalonek, Yoshihisa Taira, Akira Tamba, Christian Wolff, lannis Xenakis, Gérard Zinsstag.

Others composers:

Ramon Barce, Rodney Richard Bennett, Marian Borkowski, Giovanni Bottesini, Aldo Brizzi, Earle Brown, Herbert Brün, Valentino Bucchi, Sylvano Bussotti, John Cage, Frank Carcoran, Raffaele Cecconi, Alvin Curran, Wim De Ruiter, Violeta Dinescu, Karl Ditters von Dittersdorf, Paul-Heinz Dittrich, Andrzej Dobrowolski, Franco Donatoni, Domenico Dragonetti, Jacob Druckmann, Reinhard Febel, Brian Ferneyough, Ernst Helmuth Flammer, Jean Francaix, Johann Geissel, Johannes Fritsch, Mario Garuti, Arduino Gottardo, Sofie Gubaydulina, Roman Haubenstock-Ramati, Hans Werner Henze, Volker Heyn, Paul Hindemith, Heinz Holliger, Toshi Ichiyanagi, Tom Johnson, Mauricio Kagel, David Keane, Rudolf Kelterborn, Carson Kievman, Mark Koptymann, Arghyris Kounadis, Serge Koussevitzky, Ernst Krenek, Carlo Alessandro Landini, Max Lifchitz, Theo Loevendie, Anestis Logothetis, Ernst Mahle, Eugen-Mihai Màrton, Lucien Metianu, Costin Miereanu, Marc Monnet, Virgilio Mortari, Wolfgang Motz, Wolfgang Amadeus Mozart, Tadeusz Natanson, Fabio Nieder, Marlos Nobre, Tiberiu Olah, Goffredo Petrassi, Serge Prokofieff, Bernfried Pröve, Marta Ptaszynska, Bernard Rands, Enrique Raxach, Uros Rojko, Gunther Schuller, Salvatore Sciarrino, Rodney Sharman, Nimkos Skallkottas, Johann Matthias Sperger, Karlheinz Stockhausen, Joep Straesser, Cornel Taranu, James Tenney, Erich Urbanner, Johann Baptist Vanhal, Peteris Vasks, Jesùs Villa-Rojo, Peter Wiegold, Julien-François Zbinden.